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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, I, 77
 
originale
 
[77] Illud autem optimum est, in quod invadi solere ab improbis et invidis audio "cedant arma togae concedat laurea laudi". Ut enim alios omittam, nobis rem publicam gubernantibus nonne togae arma cesserunt? Neque enim periculum in re publica fuit gravius umquam nec maius otium. Ita consiliis diligentiaque nostra celeriter de manibus audacissimorum civium delapsa arma ipsa ceciderunt. Quae res igitur gesta umquam in bello tanta? qui triumphus conferendus?
 
traduzione
 
77. Ottima ? quella mia sentenza, contro la quale, a quel ch'io sento, si scagliano i soliti maligni e gl'invidiosi: " Cedano l'armi alla toga, ceda l'alloro del capitano alla gloria del cittadino" . Per tralasciare altri casi, quando io reggevo il timone dello Stato, forse le armi non cedettero alla toga? Mai lo Stato corse pi? grave pericolo e mai godette pi? sicura pace. Con tanta prontezza, in virt? dei miei provvedimenti e della mia vigilanza, caddero da se stesse le armi dalle mani di temerari e facinorosi cittadini. Quale impresa cos? grande, dunque, fu mai compiuta in guerra? Quale trionfo di capitano pu? paragonarsi con questo di magistrato?
 

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